Dai sogni alla realtà, il passo è breve. Così è stato per Marco Castelli, 28 anni, di Porto Empedocle, top model per le più grandi case di moda italiane, parigine e newyorkesi, testimonial di campagne pubblicitarie di brand importanti, tanto per dirne una Chanel, designer per la famiglia reale di Doha e per chi desidera un abito assolutamente unico.
“Dopo la maturità – racconta Marco Castelli – ho deciso di lasciare la Sicilia per lavorare altrove. Mentre facevo il bagnino, Benetton mi ha proposto di sfilare a Palermo, poi sono stato a Milano e, dopo qualche mese, ho iniziato a lavorare per Ferrè e per tantissimi brand, in ultimo una campagna pubblicitaria per un profumo di Chanel. Ho vissuto a New York, Shangai, Pechino, Tokyo, Los Angeles, ho lavorato come ambasciatore nel mondo per aziende importanti, ho curato anche la parte organizzativa di eventi”.
-Qual è il tuo progetto più importante?
“La mia collezione. Sono pezzi unici. Creo l’idea e dipingo gli abiti. In fondo lo stile è qualcosa che ci appartiene”.
-Dovendo scegliere, preferisci la passarella o il designer di moda?
“In questo periodo lavoro con le campagne pubblicitarie. Fare il modello per me è importantissimo, infatti ho un agente a Milano, lavoro molto bene a Parigi e a New York e creo abiti su misura per la famiglia reale di Doha dove, il 19 aprile, ci sarà un evento con la scuola Virginia Commonwealth University”.
-Pensi di fare qualcosa anche nella tua terra?
“Si, qualcosa di molto particolare, un evento gala in Sicilia”.
-Cosa diresti ai tuoi coetanei?
“Occorre provare, fare, andare, sfidare, … ci vogliono inventiva e le persone giuste che ti portano a realizzare il tuo sogno”.
-Cosa farai adesso?
“Se tutto va come da programma, andrò a Milano, Roma e Napoli, poi Parigi e New York”.
-Come curi il tuo aspetto fisico?
“Amo lo sport e a Parigi faccio boxing. Il cibo è importante, mangio tanta frutta e faccio due pasti importanti al giorno, la cena mai dopo le 19. Niente alcol, tranne un bicchiere di vino rosso ogni tanto, e niente fumo tranne se per ragioni di lavoro”.
-La tua famiglia?
“Li vedo spesso. Torno a casa di sovente”.
-Pensi a farti una famiglia tua?
“Per adesso sto bene così. Si vedrà…”
-Hai un sogno da realizzare?
“Sto vivendo un sogno. Faccio ciò che amo, al di là del soldo. Ogni punto di arrivo è un punto di partenza”.
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